TEXAS, U.S.A. - Voci dal Braccio della Morte

          Ultimo aggiornamento: 25/01/2009
   

ALCUNI FATTI SULLA PENA DI MORTE

E’ facile opporsi alla pena di morte

BASTA GUARDARE I FATTI

(da: National Coalition Against the Death Penalty)

 

·         Il tasso di omicidi e’ piu’ basso negli stati che hanno abolito la pena di morte  

Il tasso medio di omicidi negli stati che hanno abolito la pena di morte e’ minore di quello dei paesi che ancora la usano.

·         La pena di morte costa piu’ della prigione a vita

Il costo di ogni singolo caso capitale, dall’arresto all’esecuzione, e’ da 3 a 10 volte piu’ elevato che in un caso non-capitale - anche se si tratta di una condanna all’ergastolo senza possibilita’ di condono.

·         Vengono uccise persone innocenti

Almeno 23 persone innocenti sono state uccise in questo secolo. Dal 1972, piu’ di 60 persone sono state scoperte innocenti e rilasciate dal braccio della morte.

·         La pena di morte e’ razzista

Gli appartenenti alle minoranze etniche hanno molta piu’ probabilita’ di essere condannate a morte dei bianchi accusati degli stessi crimini. E la pena di morte e’ usata prioritariamente per punire chi uccide dei bianchi. Dal 1972, l’84% delle persone giustiziate sono state condannate per l’omicidio di bianchi, mentre meta’ delle vittime di omicidio sono nere.

·         Gli U.S.A. sono i primi del mondo nell’uccisione di minorenni

Tutti i trattati internazionali che riguardano i diritti umani sono concordi nel divieto di mandare persone nel braccio della morte per crimini commessi a un’eta’ inferiore ai 18 anni. Dal 1990, solo cinque nazioni hanno giustiziato minorenni: Iran, Pakistan, Arabia, Yemen.... e Stati Uniti. Per di piu’, gli Stati Uniti hanno ucciso piu’ ragazzini che gli altri quattro paesi insieme.

·         La pena di morte e’ arbitraria

Solo uno su 100 fra i riconosciuti colpevoli di omicidio e’ condannato a morte. Ancora di meno sono quelli attualmente gia’ giustiziati. Le persone povere e di colore sono messe a morte molto piu’ facilmente.

·         Tutte le democrazie occidentali tranne gli Stati Uniti hanno abolito la pena di morte

            Gli Stati Uniti sono nel pugno di nazioni che portano ancora avanti le esecuzioni.

Dal 1976 (quando e’ stata ripristinata), 41 paesi hanno abolito la pena di morte, includendo Portogallo, Canada, Danimarca, Brasile, Francia, Romania, Olanda e Sudafrica.

·         La pena di morte e’ immorale

Esponenti di tutte le maggiori religioni negli Stati Uniti si oppongono alla pena di morte. Come scrisse la Conferenza Episcopale Cattolica degli Stati Uniti, "Infliggere la pena di morte distrugge le possibilita’ di rinnovamento e riabilitazione per le persone condannate e distrugge anche l’opportunita’ per un criminale di compensare in qualche modo il male che lui o lei ha commesso.... l’abolizione lancia il messaggio che possiamo spezzare il ciclo della violenza, che non abbiamo bisogno di prendere una vita per una vita, che possiamo diventare piu’ umani e piu’ ricchi di speranza e trovare delle effettive risposte alla crescita del crimine violento".

§         I politici proclamano di essere duri contro il crimine appoggiando la pena di morte.

Ma che dire della PREVENZIONE dei crimini violenti? Più del 94% dei fondi stanziati contro il crimine sono spesi dopo che il crimine è stato commesso, invece di investirli nella prevenzione. E’ ora di mettere i politici davanti alle loro responsabilità. Non lasciamo che si nascondano dietro la pena di morte.

§         La pubblica opinione sta cambiando sulla pena di morte.

Quando viene presentata l’alternativa dell’ergastolo senza condono e un risarcimento per i parenti delle vittime, il consenso alla pena di morte crolla sotto il 50%.

 

COSTI: FATTO N. 1

1.      La pena di morte costa piu’ di un ergastolo senza condono

Vari stati stimano che un singolo caso capitale, dall’arresto all’esecuzione, varia da 1 a 3 milioni per caso.

Altri studi stimano che il costo possano essere maggiori di 7 milioni per caso.

I costi di una prigione a vita si aggirano sui 500.000 $ ciascuno, includendo i costi per l’incarcerazione.

2.   I milioni di dollari spesi per la pena capitale portano a una riduzione delle altre spese che interessano la comunita’, come scuole, ospedali, pubblica sicurezza e occupazione

FLORIDA: I contribuenti in Florida stanno spendendo in media 2.3 milioni di dollari per ogni esecuzione - piu’ di 6 volte il costo di un ergastolo senza condono.

NEW YORK: Nel 1995 lo stato ha reintrodotto la pena di morte anche se il dipartimento di correzione aveva stimato il costo sui 2 milioni di dollari circa per caso e approssimativamente sui 118 milioni all’anno. Nello stesso anno, gli amministratori si trovarono di fronte a un crollo del budget e fecero drammatici tagli nei fondi per le scuole pubbliche e la sanita’.

NEW JERSEY: Nel 1991 lo stato spese 16 milioni di dollari per imporre la pena di morte. L’anno seguente lo stato licenzio’ 500 poliziotti perche’ non poteva piu’ permettersi di pagarli.

CALIFORNIA: Nella regione del sole si paga caro il diritto di uccidere. "Se non avessimo da pagare $500.000 per gli omicidi di Sacramento", dice l'avvocato distrettuale James Reichle della contea Sierra, "potrei avere un investigatore e lo sceriffo potrebbe avere un paio di aiutanti e potremmo fare qualcosa di meglio".

Milioni per uccidere… spiccioli per curare.

RAZZA: FATTO N. 2

1.      L'imposizione della pena di morte si basa su motivi razziali. Circa il 90% delle persone uccise sono state condannate per avere ucciso dei bianchi, anche se le uccisioni di afro-americani ammontano circa alla metà degli omicidi negli Stati Uniti.

In Illinois, Oklahoma e North Carolina è 4 volte più facile che vengano condannati a morte gli uccisori di vittime bianche che non gli uccisori di vittime nere. In Mississippi, 5 volte. In Maryland, è 7 volte più facile.

2.      Uno sguardo al patibolo e al ruolo dei pubblici ministeri verificherà il problema.

Al 1 gennaio 1997 gli afro-americani erano 11 delle 13 persone giustiziate dallo stato dell'Alabama.

Gli afro-americani costituiscono la metà della popolazione del braccio della morte in North Carolina, South Carolina, Ohio, Delaware, Mississippi e Virginia; più dei due terzi del braccio della morte in Pennsylvania, Illinois e Luoisiana; e più di 3 su 4 persone aspettano di essere giustiziati nelle prigioni Federali e Militari.

Più del 60% delle persone condannate a morte in California e nel Texas erano Nere, Latine o Native americane.

Il 90% delle persone che il governo degli Stati Uniti cerca di condannare a morte sono Nere o Latine.

Storicamente, 2 su 3 fra le persone giustiziate negli Stati Uniti per crimini commessi nella minore età sono state Afro-Americane. Dal 1900, mentre il problema dei linciaggi declinava, questo rapporto è passato a 3 su 4.

 

MINORENNI: FATTO N. 3

1.      Gli Stati Uniti guidano il mondo nell'omicidio di minorenni.

Dal 1990, solo 3 paesi hanno giustiziato persone per crimini commessi da minorenni: Pakistan, Arabia Saudita, Yemen, Iran… e Stati Uniti. Gli Stati Uniti ne hanno uccisi più degli altri 4 messi insieme.

Tutti i maggiori trattati internazionali sui diritti umani proibiscono esplicitamente di giustiziare persone per crimini commessi prima dell'età di 18 anni.

143 minorenni sono stati condannati a morte dal 1973 negli Stati Uniti.

L'uso governativo di iniezioni letali, camere a gas e sedie elettriche sui minorenni è raddoppiato nell'ultima decade.

2.      Non ci sono limiti a quanto possiamo cadere in basso.

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha decretato che l'esecuzione di ragazzini di 16 anni non è una punizione "crudele e inusuale". Resta ancora da raggiungere una decisione definitiva sui ragazzini minori di 16 anni.

Sui 38 stati che hanno in vigore la pena di morte: 13 hanno fissato l'età minima per la morte a 18 anni; 4 hanno portato il minimo a 17; 9 l'hanno portato a 16; 12 non hanno un'età minima.

Nel 1996, i pubblici ministeri sono arrivati a chiedere la pena di morte per bambini di 13 anni.

3.      La maggior parte delle volte gli Stati Uniti uccidono ragazzini di colore.

2 su 3 fra i ragazzini mandati nel braccio della morte sono ragazzi di colore.

Storicamente, 2 su 3 fra le persone giustiziate per crimini commessi da ragazzi sono stati Afro-Americani. Durante questo secolo, con il disuso dei linciaggi, il rapporto è passato a 3 su 4.

Delle 9 ragazze giustiziate fino a quest'anno nella storia degli Stati Uniti, 8 erano Nere e una era Nativa Americana.

La più giovane persona giustiziata dalla 2° guerra mondiale negli Stati Uniti fu George Stinney, un ragazzino nero di 14 anni che era così piccolo che la maschera con il gas scivolò via mentre era sulla sedia elettrica dello stato della Georgia.

Il governo federale ha imposto la pena di morte contro i Nativi Americani per crimini commessi all'età di 10 anni.

Stop agli omicidi! Stop alla pazzia!


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